Negli ultimi anni si parla spesso di welfare aziendale, che comprende misure e iniziative per dipendenti e collaboratori. Il welfare porta vantaggi ai dipendenti, che riescono a conciliare vita privata e lavorativa.
Anche l’azienda trae beneficio dall’implementazione di piani di welfare aziendale, in termini di miglioramento della produttività e del clima aziendale e in termini fiscali.
Scopri il welfare aziendale: cos’è, quali sono i benefici per i dipendenti e quali sono i vantaggi per l’azienda.
Cosa è il welfare aziendale
Il welfare comprende servizi e beni che il datore di lavoro elargisce ai dipendenti con l’obiettivo di aumentare il loro benessere.
I lavoratori e i loro familiari ottengono quindi benefit non tassati (definiti flexible benefits), tra cui:
- Buoni pasto per la pausa pranzo;
- Rimborsi su spese sanitarie;
- Buoni per mense, libri di testo, campus estivi e gite scolastiche;
- Abbonamenti per palestre, viaggi e cultura;
- Assistenza professionale per la cura di un familiare anziano o non autosufficiente;
- Erogazione di buoni per baby sitter e spese per asilo nido;
- Buoni per shopping o spesa alimentare.
Ogni azienda decide quali servizi offrire e come farlo, redigendo un proprio piano di welfare aziendale.
Leggi anche – Welfare aziendale: cos’è e come funziona
Quali sono i vantaggi per i dipendenti?
Le strategie di welfare aziendale pongono l’accento sulle esigenze dei collaboratori e hanno un impatto decisivo sulla loro motivazione e produttività.
I vantaggi per i dipendenti sono diversi:
- Aumento del potere d’acquisto: benefit detassati e decontribuiti ma anche sconti, promozioni, convenzioni, beni e servizi con condizioni esclusive;
- Maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata: il welfare migliora il work-life balance grazie a una pianificazione efficace delle attività e a una maggiore flessibilità oraria;
- Miglioramento del clima aziendale: i collaboratori sono consapevoli che il proprio datore di lavoro ha interesse a migliorare il loro benessere psicofisico, contribuendo così a motivarli, facendoli sentire apprezzati, diminuendo i livelli di stress e generando un clima aziendale collaborativo;
- Benessere per tutta la famiglia, che a sua volta può usufruire dei beni e servizi previsti nel welfare aziendale.
Piani di welfare efficaci e personalizzati con il supporto dei Consulenti del Lavoro
Un welfare efficace tiene conto delle esigenze dei dipendenti. Un Consulente del Lavoro aiuta a definire iniziative di welfare aziendale specifiche, efficaci e personalizzate.
Troveremo le soluzioni più adatte alla Tua azienda, rispondendo agli obblighi previsti dai CCNL di appartenenza e ai bisogni dei dipendenti.
Quali sono i vantaggi gestionali e organizzativi del welfare aziendale?
Per le aziende sussistono due tipologie di vantaggi del welfare aziendale: vantaggi gestionali e organizzativi e vantaggi contributivi e fiscali. Iniziamo a vedere i vantaggi gestionali e organizzativi.
La soddisfazione di un bisogno individuale su base collettiva è molto più efficace per la tutela della persona rispetto a iniziative intraprese individualmente; infatti la persona sa di poter contare su un gestore delle proprie esigenze e non deve mettere in atto iniziative individuali dispendiose e qualitativamente più residuali.
I piani di welfare aziendale sono apprezzati proprio per questo motivo: permettono di rispondere alle diverse necessità dei lavoratori senza dover immaginare la stessa premialità per tutti, ma consentendo invece di scegliere individualmente come fruire dei benefici messi a disposizione.
Tra i vantaggi del welfare per le aziende troviamo:
- Riduzione del turnover: lavorare prima sulla fidelizzazione dei collaboratori porta a un contenimento del turn over e quindi alla riduzione dei costi per la formazione e l’inserimento dei neoassunti.
- Riduzione dell’assenteismo: è stato riscontrato che il welfare aumenta il cosiddetto benessere aziendale, il quale migliora le energie psicofisiche dei lavoratori, con una conseguente diminuzione dei fenomeni di assenteismo.
- Aumento della produttività: grazie al welfare si ottiene un incremento della soddisfazione dei dipendenti, un miglioramento del clima aziendale, nonché della produttività dei lavoratori.
- Maggiore appeal sui candidati: l’azienda assume una reputazione migliore nel mercato del lavoro, riuscendo così ad attrarre nuovi talenti.
- Miglioramento delle relazioni con le rappresentanze sindacali.
Leggi anche – Welfare contrattuale: cos’è e come si struttura nei CCNL
I vantaggi contributivi e fiscali per le aziende che adottano il welfare
Grazie alla definizione di un piano di welfare aziendale l’azienda può contenere i costi sostenuti, in particolare agendo sui contributi INPS e premi INAIL.
Facciamo un esempio.
A fronte della corresponsione di un premio di € 1000,00 lordi a un dipendente:
- il dipendente ne riceverà € 600,00 netti a causa delle trattenute Inps e Irpef;
- il costo dell’azienda salirà a € 1400,00 poiché sono presenti contributi Inps, Inail e oneri accessori.
Se invece la stessa somma viene erogata al dipendente in forma di welfare aziendale:
- il dipendente potrà beneficiare di € 1000,00 netti, poiché contributi e imposte sono esclusi;
- l’azienda avrà un costo di € 1000,00 per la presenza dell’esenzione prevista dalle normative.
Come si può vedere, dunque, il cuneo fiscale di € 800,00 viene azzerato e questo è di particolare convenienza per entrambe le parti: il dipendente ottiene l’intera somma prevista e l’azienda contiene i costi di contributi e oneri.
Inoltre, essendo il welfare una spesa che riguarda il personale dipendente, è prevista dalle normative l’integrale deducibilità ai fini IRES (art. 51 e art. 100 TUIR).
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