Quali elementi vanno inseriti nel contratto di assunzione?

Quali sono gli elementi da inserire in un contratto di assunzione per renderlo valido e corretto? Leggi ora!

Dopo un complesso processo di selezione, hai trovato il candidato perfetto e ora è giunto il momento di fargli firmare il contratto.

È sempre obbligatorio consegnare al lavoratore il contratto di assunzione, salvo in caso di contratto a tempo indeterminato, full time e senza periodo di prova (dove rimane comunque opportuno per le ulteriori clausole variabili). Nel contratto vanno definite clausole e condizioni specifiche del rapporto di lavoro in via di costituzione.

Quali sono gli elementi di un contratto di assunzione? Ne parliamo in quest’articolo: vediamo tutti gli elementi fondamentali che vanno indicati per rendere il contratto valido e corretto.

Cosa è il contratto di assunzione?

Il contratto di lavoro regolamenta un rapporto di lavoro subordinato tra un datore di lavoro e un lavoratore.

I datori di lavoro pubblici e privati devono comunicare al lavoratore, in modo chiaro e completo, una serie dettagliata di informazioni sugli elementi essenziali del rapporto di lavoro e sulla relativa tutela.

La comunicazione dovrà essere effettuata per iscritto, all’atto dell’instaurazione del rapporto di lavoro e prima dell’inizio dell’attività. 

Come scrivere un contratto di assunzione: gli elementi da inserire

La normativa individua le informazioni essenziali che devono essere esplicitate nei contratti (Decreto Legislativo 26 maggio 1997, n. 152)

Vediamo insieme quali sono gli elementi di un contratto di assunzione:

  • I soggetti coinvolti: è necessario individuare l’identità delle Parti, quindi indicando i dati identificativi delle Parti coinvolte:
    • Lavoratore: nome, cognome, indirizzo di residenza, codice fiscale
    • Datore di lavoro: ragione sociale e partita iva, sede legale e operativa
  • La tipologia contrattuale del rapporto di lavoro, ad esempio tempo indeterminato, contratto a termine, apprendistato, contratto a chiamata;
  • La data di inizio del rapporto di lavoro;
  • La data di fine del rapporto di lavoro, in caso di rapporto a termine (ovvero la durata del rapporto);
  • La categoria, la mansione e il livello del lavoratore: in base alla mansione che il lavoratore svolgerà durante la prestazione lavorativa, si individua la categoria e il relativo livello contrattuale;
  • Il periodo di prova, laddove previsto, la cui durata è individuata dal CCNL in base al categoria e al livello;
  • Il luogo di lavoro dove il lavoratore svolgerà la propria prestazione lavorativa;
  • L’orario di lavoro: va indicato se contratto a tempo pieno o a tempo parziale (con relativa distribuzione dell’orario settimanale);
  • La retribuzione lorda mensile per il numero delle mensilità contrattuali; se è previsto un superminimo, si deve specificare se è assorbibile (da eventuali aumenti della paga base disposti da rinnovi contrattuali) o non assorbibile (eventuali aumenti della paga base non influiscono sul superminimo); deve essere data evidenza di eventuali benefit aziendali o welfare aziendale;
  • Il contratto collettivo nazionale applicato al rapporto di lavoro, con l’indicazione delle parti che lo hanno sottoscritto;
  • Eventuali clausole accessorie: nel contratto possono essere inserite clausole accessorie, ad esempio:
    • Clausola di stabilità: punta a garantire una durata minima del rapporto di lavoro.
    • Patto di non concorrenza: vincola il dipendente a non fare concorrenza all’ambiente lavorativo che ha lasciato. Ha una durata personalizzata in base all’inquadramento presso l’azienda precedente.
  • Privacy: consegna dell’informativa e acquisizione del consenso al trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento UE 679/2016.

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Lettera di assunzione: c’è differenza con il contratto?

Non c’è differenza tra lettera di assunzione e contratto di lavoro: sono due modi diversi per indicare l’accordo fra le Parti, che regolamenta il rapporto di lavoro subordinato, ma dal punto di vista giuridico hanno la stessa validità.

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